Bilinguismo o la cacciata dall’Eden

Condividi

Cacciata dall'Eden

di MARCO ANDROSIGLIO

Una doppia perdita segna il soggetto bilingue: la prima quando dalla lallazione – in cui l’enunciazione si gusta in bocca come un nettare prezioso e il riso e la gioia si associano –  si passa  alla lingua che l’Altro parla.

Si realizza così la rinuncia al godimento per accedere al senso.

La seconda, per il soggetto bilingue adulto, nel momento in cui si iscrive nell’apprendimento di un’altra lingua.

Dunque al tempo 1, il soggetto gode ma non è compreso: è l’Altro che lo interpreta e per effetto di retroazione dice : “Tu vuoi dire questo”

Nel tempo 2, il soggetto parla ed è compreso, ma al prezzo di una perdita fondamentale: da cui la sensazione di non riuscire mai a esprimersi con esattezza, con precisione; qualcosa sfugge sempre, la Cosa è sempre mancata dalla parola.

I poeti in erba del tempo dell’infanzia e adolescenza, sono forse un tentativo di ritrovare gusto alla/nella lingua dopo che lo si è ceduto sull’altare del senso per l’Altro?

Una pista da esplorare.

Al tempo 3, una ulteriore alienazione si produce, piegando il soggetto al campo dei significanti dell’altra lingua.

Quale soggetto ne risulta da una tale nuova operazione, sapendo che il soggetto è un effetto di linguaggio, in cui il significante rappresenta il soggetto per un altro significante, come Lacan ci insegna?

O ancora, a quale luogo il soggetto bilingue appartiene? A entrambi, più a uno o più all’altro?

Esiste una patria di bilingue?

Articoli suggeriti

Ombretta Graciotti
2023

Quando il bambino si confronta a più lingue

di OMBRETTA GRACIOTTI

Il bilinguismo è un tema di studio e di lavoro estremamente ricco e in continuo divenire, esso è fonte di approfondimento di discipline diverse, l’antropologia, la sociologia, le scienze del linguaggio, la psicologia e le neuroscienze più recentemente. In generale il bilinguismo è spesso associato all’acquisizione e allo sviluppo del linguaggio nel bambino e i ricercatori delle varie discipline tentano con differenti modelli teorici di comprenderne il meccanismo di acquisizione e di sviluppo. 

continua a leggere »
Emanuela Surace
2023

L’accento di Dalida o la traccia del paese perduto. 

di EMANUELA SURACE

Come raccontare Dalida ? Come definire l’idolo popolare, la diva mediterranea, la cantante Babel, l’icona bionda e melanconica, la tragedienne di mille canzoni d’amore ? Come interrogare la parabola di Yolanda Gigliotti – figlia di poveri emigrati calabresi in Egitto nata al Cairo – destinata a diventare la Callas della musica leggera, regina del varietà in cerca d’assoluto, star cosmopolita di strass e paillettes che canta passando da una lingua all’altra con una sola ed unica preghiera : morire sulla scena.

continua a leggere »